SAPORI D’ AFRICA.


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Venerdì sono stata a cena con amici al ristorante africano. Per me è stata la prima volta e dopo varie ricerche su TripAdvisor per capire dove dirigerci ci siamo ritrovati al ristorante “Africa” in via Gaeta, 26. Non potete capire la mia felicità all’idea di provare questa cucina, quando si tratta di sperimentare nuovi sapori sono sempre molto euforica! Il posto è molto carino e l’Africa la ritrovi oltre che nei piatti, fra i quadri e le mura dai colori caldi e fra i tavoli e le sedie di legno intagliate. Il piatto tipico è costituito dal pane, Taita, ovvero una sfoglia spugnosa e rotonda dal sapore acidulo che lega molto bene con i sapori speziati e che funge da base al piatto nel quale sono serviti gli Zighinì,  dadini di carne di manzo. La tradizione vuole che questo piatto venga messo al centro del tavolo perché il pranzo rappresenta il momento di condivisione della famiglia, e quindi tutti i commensali raccolgono i bocconi di Zighinì strappando un pezzetto di pane. Noi non abbiamo messo nessun Taita al centro, c’avevamo molta fame e abbiamo abbondato a cominciare dagli antipasti! Per iniziare abbiamo ordinato un misto di Felafel ovvero polpette fritte di ceci, prezzemolo, cipolla, aglio e spezie e un Sambusaà, triangoli di pasta sfoglia ripiena di carne e spezie davvero buonissimo. Ci siamo concessi un piatto a testa di Taita con Sbriss bianco, ovvero carne di manzo a dadini saltata con cipolla e spezie, accostata a crema di ceci, verdure tipo crauti, patate e diverse salse, il tutto accompagnato con una bottiglia di vino Falanghina.  Come vuole l’usanza abbiamo mangiato con le mani, se non ci riuscite potete chiedere le posate ma io vi consiglio almeno per la prima volta di usare le mani, c’è più gusto. 🙂 Abbiamo passato una bella serata ed è stata un’ottima cena, da evitare solamente se non amate il sapore piccante, lo Sbriss bianco diversamente dallo Sbriss rosso doveva essere dolce ma  in realtà era leggermente piccante! La cucina africana è semplice negli ingredienti ma molto speziata, inoltre credo  che un piatto dolce significhi per loro poco piccante. 🙂 Un saluto.

Lolla

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CHEESECAKE.


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Il cheesecake è uno dei miei dolci preferiti in assoluto. Questa che sto per darvi è la ricetta del cheesecake freddo fatto in casa più gustoso che io abbia mai assaggiato. La ricetta è di Linzie, la padrona di casa londinese di una mia amica che è andata a lavorare per alcuni mesi a Londra. Il regalo più bello che la mia amica poteva farmi al ritorno, era proprio una ricetta speciale di questo buonissimo dolce!  L’ho preparato Domenica perché avevo ospiti a pranzo e volevo fare bella figura, come sempre questo dolce non si smentisce mai e la prova è che ogni volta che lo metto a tavola tempo 15 minuti ed è già finito! 🙂

Ingredienti per teglia da 26-28cm

250gr. biscotti tipo Digestive

150gr.burro fuso

250gr. mascarpone

250gr. Philadelphia

100gr. zucchero

450gr. panna montata

1 bustina di vanillina o scorza di limone grattugiata

frutti di bosco

Procedimento

Sbriciolate i biscotti ed uniteli al burro fuso. Metteteli nella teglia e disponeteli in maniera uniforme in modo da creare una base di mezzo cm. Infornate a 180° per 3 minuti circa , fate intiepidire e finite di compattare la base mettendola nel frigo per una mezz’ora o se avete meno tempo nel freezer. Versate il mascarpone in una coppa e lavoratelo insieme allo zucchero, unite il philadelphia e mescolate in modo da creare un composto cremoso ed omogeneo. Montate la panna ed unitela al composto a piccole dosi, utilizzate un cucchiaio di legno e per incorporarla fate dei movimenti dal basso verso l’altro per non smontarla. In ultimo aggiungete la vanillina o la scorza di limone, una volta ottenuta una crema spumosa tirate fuori la teglia con la base di biscotti dal frigorifero e versatela sopra facendo in modo di lisciarla per bene in superficie. Prendete una parte di frutti di bosco, schiacciateli e caramellateli con un cucchiaio di zucchero su fuoco lento, decorate quindi la vostra cheesecake con questa salsina e con i frutti di bosco freschi. Potete adoperare la vostra fantasia con mille varianti di frutta, potete anche usare la marmellata e potete anche provare con la nutella e le granelle. Il risultato sarà una vera bomba di gusto! Ve lo assicuro. 🙂

Lolla

BUONGIORNO CAFFÈ.


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Il caffè è la bevanda più consumata dagli italiani. Soprattutto il lunedì! Voi come lo preferite? Io adoro il caffè corto macchiato caldo, perché ho la sensazione che mi dia più energia. Certo, ormai in giro ci sono molte varianti più golose, ad esempio, quest’estate in Puglia ho provato il caffè affogato nella panna col bicchiere “sporco” di Nutella e crema al pistacchio! Altro che caffè, era un dolcetto a tutti gli effetti. Ma da vera amante del caffè quando sono a Roma il mio preferito resta quello del Caffè Sant’Eustachio di fronte al Senato, la loro miscela speciale dal 1938 sprigiona odori e sapori imparagonabili! Mentre in Puglia il caffè di mia madre non lo batte nessuno! Sarà l’atmosfera, sarà l’aroma che invade tutta la casa, sarà la cura e l’amore con cui mia madre versa il caffè nella tazzina e me lo porta nel letto che rendono il suo caffè il più buono del mondo. 🙂

Lolla

O-Dio è lunedì!


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Conoscete i corti Disney Pixar?


Avete mai visto i corti Pixar? Sono veramente molto belli, ve li consiglio. Uno dei primi che ho visto e che  posto è  “La luna”.  Gae

Buon appetito!


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Ricetta dei taralli pugliesi.


taralliAvete presente la febbre del sabato sera? Benissimo! Nessun ballo sfrenato, nessun evento mondano per questo mio week-end ma solo letto e raffreddore 😦 E adesso non mi rimane che attendere una settimana per recuperare. L’unica nota positiva di questo week-end è che ho approfittato per preparare  i taralli pugliesi, forse il prodotto della mia terra che prediligo. Solitamente quando sono a Bitonto, il mio paese, compro i taralli da un antico forno  in pietra nel centro storico dove un’ anziana signora li prepara secondo gli usi della tradizione. In realtà nel centro storico del mio paese ci sono ancora molti di forni in pietra, una vera chicca della città. Adesso basta a parlare della mia terra, poi mi viene troppa nostalgia! Ecco, dunque,  la ricetta dei taralli, sicuramente diversi da quelli che compro dall’anziana vecchina, ma sinceramente io li trovo molto buoni! Per prima cosa versate in una ciotola 250 g di farina, 60 g di olio, 5 g di sale, pepe q.b. e infine 100 ml di vino bianco. Mescolate gli ingredienti e lavorateli per una ventina di minuti. Adesso coprite l’impasto con della pellicola e lasciate riposare al fresco per 30 minuti. Trascorso il tempo previsto, in un tegame fate bollire l’acqua,  disponete i taralli (date lo spessore  che volete, come si vede nella foto io li preferisco un po’ più spessi) e scolateli appena salgono a galla. Dopo un minuto, sistemate i taralli su una teglia foderata con carta forno e infornateli per 30 minuti a 200° (ricordatevi di pre-riscaldare il forno). Vi consiglio di mangiare i taralli quando si saranno completamente raffreddati, anche se in realtà io non ho resistito e ne ho mangiati 2 ancora bollenti!:) Questa volta ho fatto una piccola dose di taralli (20 circa), è stata la prima volta e volevo vedere il risultato, ma la prossima volta è sicuro che raddoppio le quantità! 🙂 Gae.

Taste of Roma, il festival della buona cucina.


tasteofroma2013Per chi è a Roma perchè ci vive, o per chi è solo di passaggio, un appuntamento da non perdere è Taste of Roma, il Festival che promuove le eccellenze culinarie ed eno-gastronomiche proposte dai migliori chef della Capitale. Oltre alla degustazione delle prelibatezze culinarie, è possibile seguire dei laboratori per migliorare le proprie capacità in cucina e scoprire tanti segreti e nuovi trucchi per diventare  dei veri e propri  re dei fornelli. L’appuntamento è all’Auditorium Parco della Musica, in viale Pietro de Coubertin, in una esclusiva  location immersa nel verde. Gae

Ricetta barrette al sesamo.


semi-di-sesamo-ricchi-di-zincoBuongiorno a tutti e buon sabato. Poi con il sole questa giornata è ancora più bella! 🙂 Oggi per colazione ho mangiato delle barrette al sesamo, veramente molto buone, ricche di energia e facili da preparare. Per prima cosa nel forno preriscaldato a 180° tostate (per poco tempo)  250 grammi di sesamo. Successivamente in una padella unite  il sesamo a 250 grammi di zucchero,  25 grammi di mandorle,  50 grammi di miele e grattugiate la scorza di mezzo limone. Mescolate con un cucchiaio di legno per 30 minuti. Bagnate un ripiano in marmo e stendetevi il composto e con un matterello bagnato stendetelo dando uno spessore di circa 5mm. Quando è ancora tiepido tagliate il sesamo dando la forma che più si preferisce. Prima di mangiarlo, lasciatelo raffreddare completamente. Sapevate che i semi di sesamo fanno anche molto bene alla salute? Sono un ottimo integratore alimentare ed è consigliato soprattutto  per favorire  la crescita dei più piccoli. Gae

Dove c’è Barilla c’è The Jackal.


Non poteva mancare il video di “Gay ingenui” sulla Barilla. Sono mitici!! 🙂 Vi consiglio di guardare anche gli altri episodi della web series firmata The Jackal, che  già nel 2012 hanno conquistato il web con la serie  Lost in Google!

MACARONS.


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Una golosa come me non poteva non parlarvi dei Macarons. 🙂 Questi dolcetti color pastello di origine francese sono delle piccole raffinatezze per il palato, per eccellenza i dolci più chic di tutta Francia, resi famosi grazie alla prestigiosa maison parigina Ladurée fondata nel 1862, che dal 25 ottobre 2012 è finalmente sbarcata anche a Roma, in via di Borgonona n4. Pare che i macarons siano stati i dolcetti preferiti della regina Maria Antonietta, forse è per questo che ad ogni morso sembra quasi di vivere in un sogno, eppure sono semplicemente fatti da due dischi di meringa alla mandorla farciti con crema ganache di vari gusti, ma riprodurli sembra quasi impossibile! Il punto vendita romano è una vera gioielleria, camerieri sorridenti e cordiali vestiti di tutto punto, un’atmosfera serena, leggera e colorata, un tripudio di scatole da collezione e fiocchi, creme, marmellate, macarons, gelèe e champagne, verrebbe di mangiare tutto con gli occhi è un posto da fare invidia alla casa di marzapane di Hansel e Gretel! In pasticceria potete scegliere fra una vasta gamma di gusti classici e stagionali tutti dal sapore delicato e dalla grande scioglievolezza. Fra quelli che ho assaggiato io il primo posto in assoluto lo assegno al cioccolato del Madagascar, secondo liquirizia, terzo posto vaniglia, caramello e caffè. Ho assaggiato anche petalo di rosa, pistacchio, limone, melone, cioccolato, marshmallow, mela verde e ciliegia ma ve li consiglio tutti è un’esperienza da provare. Forse l’unica pecca è il prezzo, un macaron costa 1,75 euri! Vi saluto con questa foto dei macarons che ho regalato a mia sorella, nella scatola- carillon edizione limitata.

Lolla

Stasera vuoi peccare con me?


dignit_autonome_di_prostituzioneAnche io come Lolla il venerdì sono innamorato, talmente innamorato che questa sera la trascorro in un bordello. Non fraintendetemi, vi spiego tutto con calma 🙂 Questa sera al “Lanificio 159” in via di Pietralata, 159 (Roma) alle ore 21,00  c’è “Dignità Autonome di Prostituzione” di Luciano Melchionna, uno spettacolo teatrale molto interessante, dove decidi tu quale performance seguire,  in quale  location e addirittura  quanto pagare… Da brava prostituta “Dignità Autonome di Prostituzione”  ha girato varie location non solo della Capitale, ma dell’intero stivale, riscuotendo un fortissimo consenso di pubblico. Questa sera “pecco” per la terza volta, ma è come se fosse la prima perchè lo spettacolo assume ogni volta  un fascino diverso, grazie all’ alternarsi di storie e personaggi nuovi. L’’unica cosa a rimanere sempre invariata  è, invece/per fortuna, la creatività e l’estro del grande regista. Se vi siete incuriositi abbastanza, leggete le“istruzioni per l’uso” (prese direttamente dal sito http://www.dignitaautonome.it/) per “godervi” al meglio lo spettacolo

Istruzioni per l’uso

I clienti/spettatori entrano in un teatro vero e proprio o altra struttura alternativa – treno, nave, cinema, hotel, casino’, scuola, fattoria, ecc… – che è stata scenografata con il sapore delle case chiuse di una volta. Gli attori/prostituti, in vestaglia o giacca da camera sul costume di scena, seducono gli spettatori/clienti per essere scelti.

Agli artisti – il format non include solamente attori ma anche ballerini, musicisti, artisti del circo, cantanti, mimi, ecc… – è permesso anche di litigare tra loro pur di accaparrarsi il cliente più ricco.
Per consumare le performance lo spettatore deve pagare con la moneta locale – il dollarino – che viene consegnata insieme al biglietto d’ingresso. Gli accordi sono completamente affidati ad entrambe le parti.

Gli attori possono scegliere di non vendersi.
I clienti possono decidere di lasciare anche una mancia dopo
Le performance sono monologhi della durata di 10/15 minuti circa che hanno luogo nei posti più disparati – automobile, camper, toilette, uffici, camerini, ecc…
Le performance avvengono in contemporanea tra loro ma solo su richiesta dei singoli spettatori e/o di interi gruppi, durante tutta la serata come una macchina non stop: gli attori possono recitare il loro monologo fino a dieci volte a sera e più.
L’obiettivo del progetto di Cianchini e Melchionna è di trasformare l’operazione in una vera e propria Accademia: una “Casa Chiusa” permanente per attori e artisti vari.

Adesso sapete veramente tutto, non vi rimane che passare dalla teoria alla pratica! 🙂 Gae

IL VENERDÌ SONO INNAMORATA.


Finalmente è venerdì e qualunque cosa negativa sia successa in settimana il venerdì la cancella. In questo giorno il mio stato d’animo cambia completamente, sono euforica, felice, innamorata! Voi avete programmato il fine settimana? Io oggi cena al ristorante africano vicino Castro Pretorio, magari poi vi racconto come è andata, domani shopping in centro e domenica relax. Non vedo l’ora! Viva il venerdì. 🙂 Vi posto una canzone dei Cure che descrive esattamente il mio stato d’animo:

“Non mi importa che il lunedì sia triste
che il martedì sia grigio e anche il mercoledì
il giovedì non m’importa di te
è il venerdì che sono innamorato”

Un saluto.

Lolla

Ti mancano gli zombie? Arriva The Oath.


zomPer tutti gli appassionati di zombie e di “teste molli” buone notizie in arrivo! In attesa della nuova stagione di The Walking Dead, il 1° ottobre arriva sul web  “The Oath”,  tre mini serie dirette ed ideate da Greg Nicotero, la stessa mente della fortunata serie tv giunta ormai al suo quarto anno.  Ogni singolo episodio durerà circa 10 minuti, gli ingredienti sono sempre gli stessi: sopravvissuti, zombie, suspance e tanta e tanta paura! Ancora qualche giorno di pazienza e poi tutti sintonizzati su sito www.amc.com e sul canale YouTube della Amc. Ci sarà poco da divertirsi! Gae

DOVE C’ È BARILLA?


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Cosa ne pensate della notizia del giorno? A radio2 l’imprenditore Guido Barilla dichiara: “Non faremo pubblicità con omosessuali, perché a noi piace la famiglia tradizionale. Se i gay non sono d’accordo, possono sempre mangiare la pasta di un’altra marca. Tutti sono liberi di fare ciò che vogliono purché non infastidiscano gli altri”. Infine si è scusato così: “Con riferimento alle dichiarazioni rese ieri alla ‘Zanzara’, mi scuso se le mie parole hanno generato fraintendimenti o polemiche, o se hanno urtato la sensibilità di alcune persone. Nell’intervista volevo semplicemente sottolineare la centralità del ruolo della donna all’interno della famiglia”. Io ho fatto due personali riflessioni a proposito. Innanzitutto come amministratore delegato Guido Barilla non vale nulla, perché che tu possa essere omofobo o meno la pasta Barilla viene comprata da eterosessuali e omosessuali quindi escludere una parte di consumatori è veramente una mossa stupida. Secondo punto non meno importante, è l’assurdità del pensiero che ha mosso questa dichiarazione. La famiglia è o non è un nucleo di persone che vivono sotto lo stesso tetto unite dall’amore? Perché non guardiamo in faccia la realtà? Nel 2013 la famiglia italiana non è più composta solo da mamma papà e bambino. Questo è un dato di fatto, non è teoria, non è follia, non si tratta di marziani. Quindi cara Barilla, se vuoi essere la pasta degli italiani (anche se ormai non lo sei più) o spacciarti per tale, guardali in faccia questi italiani! Scusate, forse molti non la penseranno come me ma oggi questa notizia mi ha fatta veramente incazzare, per me si tratta di ignoranza. Mi è crollato in un secondo il mito della pasta Barilla, ricordo i vecchi spot pubblicitari, per me era la pasta buona, quella che nell’impasto c’aveva i valori di amore, passione, genuinità, unione e comprensione. Barilla era la pasta che univa gli italiani a tavola, ora è una pasta.  Lolla

Ricetta Ricotta Cotta


Ricotta RomanaSe siete appena tornati a casa e non avete ancora pensato al pranzo, ecco una ricetta da preparare in pochi minuti. Vi assicuro che è da leccarsi i baffi!

Ecco come preparare la ricotta al forno: posizionate la ricotta (preferibilmente vecchia di 2 giorni) su di una teglia da forno (io ho messo la carta forno per non farla attaccare), aggiungetevi il sale, qualche goccia di limone e una spolverata di pepe. In base ai  propri gusti  potete utilizzare qualche spezia, come il curry, oppure ricoprirla di mandorle già sgusciate. Insomma, potete condirla  a vostro piacimento! Infornate a 160° per circa 1 ora.

Sono sicuro che si perde più tempo a leggere la ricetta che a prepararla. Poi a mangiarla ancora meno…:) 

I Placebo secondo Marcello.


PLACEBO_LOUD-LIKE-LOVEDa un paio di giorni ascolto ininterrottamente il nuovo lavoro dei Placebo ed il giudizio non può che essere sostanzialmente positivo.

Dopo l’uscita dei primi due singoli estratti(Too Many Friends e Loud Like Love)  temevo potesse trattarsi del solito album un po’ furbetto dai suoni orecchiabili e radiofonici ma, come spesso accade, la scelta dei singoli da pubblicare è dettata anche dal mercato musicale e dalle case discografiche.

Continuando ad ascoltare il cd, ci sia accorge che il disco è il migliore degli ultimi anni, con punte molto alte come A Million Little Pieces ed Exit Wounds che parte quasi come musica industriale per poi ritornare nei binari tipici della musica di Molko & Co.

A mio modo di vedere, capolavori sono le due ultime tracce: Begin The End, con un intro piuttosto lento ed un crescendo irresistibile, e la romanticissima Bosco col piano suonato dal leader a farla da padrona!

Un gran bel disco, dunque…certo non siamo ai livelli di Without You I’m Nothing e Black Market Music ma sarebbe come chiedere agli U2 di rifare un disco come Joshua Tree o Achtung Baby: praticamente impossibile!!! di Marcello Rossini

Ti piace scrivere? Continua il mio racconto.


Ciao amici di “penna” (o meglio di “tastiera”), “Giallo come il grano” è l’incipit  del mio racconto, sono solo 20 righe. Mi piacerebbe che ognuno di voi contribuisse allo sviluppo della storia, scrivendo  altre  20 righe. Proviamo insieme questo esperimento? Vediamo che risvolti può avere questo racconto? Secondo me è un gioco simpatico che possiamo fare insieme. Armatevi di penna, pazienza e tanta fantasia e incominciate a sognare. Gae

Ps: inserisci la “parte” della storia nello spazio relativo ai commenti, oppure inviala a: gaetano.buquicchio@libero.it

Listener

  • GIALLO COME IL GRANO

    Incipit di: Gaetano Buquicchio

    7 Giugno Lo scuolabus percorre per l’ultima volta quella strada sterrata che per un intero anno ha portato tutti quei ragazzini svogliati dalla periferia a scuola. Si confonde con il giallo dei campi di grano bruciati dal sole, la mietitura è ormai vicina. E’ l’ ultimo giorno di scuola prima delle tanto attese vacanze estive. Ragazzi festosi ad occupare quei sedili in pelle marrone, il sudore riga le fronti lisce facendo da cornice ai loro sguardi ingenui e rilassati. In occasione dell’ultimo giorno di scuola è concesso non indossare il grembiule, nessun fiocco e nessuna coccarda a rendere tutti uguali quell’esercito di scolaretti. Nicola siede all’ultimo posto sulla destra, in fondo a tutti i sedili, vicino ai suoi amici di sempre. Oggi nessuna divisa a rendere ancor più goffi i suoi movimenti. Maglia aderente bianca e pantaloncino rosso non tanto lungo da coprire le ginocchia, sbucciate durante l’ultima corsa in giardino con Michele e Francesco. “Chi arriva ultimo è scemo…” Nicola non solo arrivava sempre ultimo, ma puntualmente finiva per terra con i suoi chili di troppo. Accanto a Nicola sedevano: Rocco detto “Rocco-uill”, per via del lavoro del padre, sindacalista alla Uil; Antonio detto “forbicina”, perchè suo nonno era il barbiere del paese; e Gaetano detto “capa-mnon”, per la sua testa più piccola rispetto agli altri bambini. Seduta in prima fila la bella Anna, fiocco rosa tra i lunghi capelli a boccoli e grembiule appena sotto il ginocchio, anche il 7 giugno, l’ultimo giorno di scuola…

Ricetta del cremolato, che gran bella scoperta!


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Avete mai mangiato il cremolato? Io non solo non lo avevo mai gustato prima di questa estate, ma ignoravo proprio la sua ’esistenza! Certe volte l’ignoranza è proprio una brutta cosa, sprecare  tanto tempo senza conoscere questa bontà! 🙂 Nonostante il nome, il cremolato non ha a che fare né con la crema  né con il gelato, è una sorta di granita ma con una consistenza diversa. Il cremolato è a base di frutta  (che deve essere fresca e di buona qualità) e zucchero  e non è previsto l’impiego del latte. Ho assaggiato per la prima volta questa delizia a Roma, alla “Casa del cremolato” in via di Priscilla-18, un  locale  piccolo  ma molto accogliente.  Consiglio il gusto “marroni” da abbinare alla  “mandorla”; molto buono è anche il “gelso”. Il personale è preparato e disponibile, sono loro stessi a consigliarti le combinazioni migliori tra i gusti, fanno molta attenzione all’ abbinamento tra i vari sapori e le varie consistenze. Io vi consiglio di andarci, un salto in questa gelateria secondo me è di dovere!  Se poi non siete di Roma, possiamo provare a fare il cremolato di more a casa. 

RICETTA: Lavate 300 grammi di more, disponetele in una coppa e irroratele con il succo di mezzo limone. Schiacciatele con una forchetta, aggiungete 30 grammi di zucchero, 150 ml di acqua e mettete il composto in freezer per 5 ore. Dopodichè inserite le more (ormai ghiacciate) in uno sbattitore fin quando avrà raggiunto la giusta consistenza.  Gae.

Per gli amanti del Jazz


Buongiorno a tutti, segnalo un evento per tutti gli amanti del jazz dal 26 al 28 settembre nel caratteristico quartiere di Garbatella a Roma. Io non ci sono mai stato, però credo sia una buona occasione per trascorrere un week-end all’insegna della buona musica! Gae

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